giovedì 18 aprile 2013

3 NOVEMBRE 2012

"Più tieni alla gente e fai tanto per loro e più ti abbandona", leggevo tanti di questi post sui profili della gente o sulle pagine di questo social network ma non gli avevo mai dato peso, o meglio rimanevo dell idea che se tu fai tanto per una persona questa in qualche modo ne è riconoscente. Beh ora capisco cosa intendessero tutte quelle frasi, tenevo a loro, ci tenevo tantissimo, e per una stupidaggine ora è tutto finito. Ora me ne sto qui sul letto in posizione fetale in mezzo a mille fazzoletti ormai non più utilizzabili, ho freddo, mi sento sola, ogni tanto mi sembra che il pianto sia finito, ma subito le lacrime tornano a scendere come se fossero inarrestabili. I miei occhi ormai assomigliano a due palle da biliardo, non riesco neanche ad aprirli da tanto che sono gonfi e rossi. Chiamo ininterrottamente la mia migliore amica, ma l unica che risponde è la segreteria telefonica. Non so come fare, devo sfogarmi, parlare, piangere sulla spalla di qualcuno che però non ce più. Chiamo lui che tanto mi è stato vicino in questi ultimi tempi, ma quando risponde è al telefono con uno di loro, uno di quelli che ho perso, di quelli che dicono che stanno meglio se io non ci sono, il suo migliore amico. Butto giù la telefonata, chi sono io per rischiare che la loro amicizia finisca soltanto perché devo parlare con qualcuno? Mi rendo conto di essere egoista, lui non è mio, non posso buttarmi tra le sue braccia ogni volta che ne sento il bisogno, senza pensare che per fare stare bene me deve fare stare male qualcuno a cui tiene. Mi rimetto quindi in quella posizione che mi fa sentire al sicuro, tremando, soffiandomi il naso e sperando che qualcuno da dietro mi dia un abbraccio.

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